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venerdì 30 marzo 2012

La lista nozze


La lista nozze è una prassi relativamente recente in Italia e ovvia all'inconveniente di trovarsi in regalo 3 aspirapolveri, 6 vasi di vetro di Murano e 2 servizi di piatti identici! Quindi permette la possibilità di ricevere solo regali graditi. D'altra parte ormai le coppie già convivono o uno dei due sposi ha già avuto la possibilità di vivere da solo per anni e quindi le cose indispensabili, come elettrodomestici, biancheria per la casa, servizi di piatti e posate, si hanno. Per evitare quindi di farsi regalare cose superflue, ultimamente si opta per far la lista nozze in agenzia di viaggi. Anche noi abbiamo scelto questa opzione e come agenzia abbiamo scelto uno dei nostri sponsor. Ancora non sappiamo bene quando partiremo perchè dobbiamo capire bene quando è il periodo migliore per poter mancare senza fare "danni" a lavoro e non sappiamo nemmeno nei dettagli il viaggio. La nostra meta sarebbe gli Stati Uniti e pensavamo di fare delle tappe sia dalla parte dell'Atlantico sia dalla parte del Pacifico.
Un consiglio alle mie sposine: vietato inserire nelle buste delle partecipazioni i biglietti contenenti l'indicazione del negozio in cui avete deciso di fare la lista nozze.

lunedì 26 marzo 2012

La fede nuziale: un simbolo e un segno


La fede è un cerchio, e il cerchio è in assoluto la forma geometrica perfetta e la sua circolarità ci riporta al cerchio della vita e dell'unione. Inoltre la scelta del materiale in oro, il più resistente dei metalli, conferisce a chi la porta le doti di una perfetta e duratura unione. L'indossare la fede nell'anulare si collega ad una credenza che si pensa risalga all'antico Egitto o all'antica Grecia: è dall'anulare che un'arteria giunge al cuore, la cosiddetta vena amoris. Una simpatica leggenda cinese, che gira sul web e riporto sotto, ci spiega il perchè la fede si porta proprio sul quarto dito.
Il pollice rappresenta i genitori. L'indice rappresenta i fratelli, sorelle e amici. Il dito medio rappresenta te stesso.
L'anulare (quarto dito) rappresenta il tuo coniuge. Il mignolo rappresenta i tuoi figli.

Ora unisci le tue mani, palmo contro palmo, poi unisci un dito medio all'altro facendo in maniera che essi puntino verso te (vedi figura sopra).
Ora tenta di separare in maniera parallela i tuoi pollici (genitori) noterai che si separano perché i tuoi genitori non sono destinati a vivere con te sino alla tua morte. Adesso unisci le dita nuovamente.
Ora fai lo stesso con gli indici (fratelli, sorelle e amici). Anche essi si separano perché loro se ne vanno ognuno alla ricerca del proprio destino. Unisci nuovamente le dita. Ora tenta di separare i mignoli (figli). Come noti, anch'essi si separano perchè i figli crescono e quando possono farcela da soli se ne vanno. Unisci nuovamente le dita.
Finalmente prova a separare gli anulari (coniuge) e ti sorprenderai quando non riuscirai assolutamente a separarli. Questo è dovuto al fatto che una coppia è destinata a stare assieme sino all'ultimo giorno della loro vita, ed è per questo che la fede si usa nel quarto dito.La fede inoltre è anche un segno: con quell'anello dico a tutti che sono sposato, che ho fatto una promessa di fedeltà e amore e tengo al mio coniuge. Indossandolo e mostrandolo, dimostro che ho preso un impegno concreto con quella persona per l'eternità.


venerdì 23 marzo 2012

I testimoni


I testimoni oltre ad avere l'illustre compito di garantire la validità del matrimonio tramite la loro presenza e le firme, hanno anche il ruolo di supportare gli sposi. Al corso prematrimoniale insegnano di scegliere con discernimento i testimoni. "Non dovete sceglierli per fare un favore ad un amico o per non offendere un parente, ma dovete sceglierli perché credono davvero al matrimonio in senso spirituale e son capaci a supportarvi nelle difficoltà della vita e non consigliarvi il divorzio se mai dovesse capitare un qualche litigio o incomprensione. Dovranno ricordarvi le promesse che avete fatto l'uno all'altra, davanti a Dio e davanti alla comunità. Ci sono tante coppie che conosco che poi a distanza di anni mi fanno vedere le foto del loro matrimonio e dei testimoni non sanno nemmeno che fine hanno fatto!" - ci ha detto il sacerdote al corso.
Insomma...il testimone non deve fare "panza e presenza" e pensare solo a fare un regalo più grande, dovrebbe davvero credere al senso del matrimonio e aiutare gli sposi nel loro cammino...un po' come il Cireneo!

martedì 20 marzo 2012

I regali della suocera


E' compito dei futuri suoceri fare un regalo di nozze al genero e uno alla nuora, in genere un gioiello per lei e dei gemelli per lui.
Mi raccomando, care suocere, le perle non si regalano perché significano "lacrime" e sicuramente non vorreste augurare lacrime alla vostra futura nuora! Quindi il galateo vi viene incontro e suggerendovi il significato delle pietre (come c'è il significato dei fiori) vi consiglia di regalare dei brillanti. Perché proprio dei brillanti?
Perché il diamante è una pietra che non si può scalfire, che rappresenta l'eternità, la solidità, la durata e quindi augurerete queste cose alla vostra futura nuora, non solo il fatto di farle capire tramite un regalo di questa portata che l'avete accettata nella vostra famiglia.
Da parte invece della famiglia di lei, si regalano i gemelli.
Se avete dei gemelli di famiglia, potete regalarli pure, perché rappresentano la continuità della famiglia.

venerdì 16 marzo 2012

Film da vedere col futuro sposo


Ciao a tutte le mie sposine, che ve ne pare di un bel film col vostro futuro sposo?

Vi consiglio:
Licenza di matrimonio - Ken Kwapis, USA, 2007
Oggi sposi - Luca Lucini, Italia, 2009
Prima ti sposo poi ti rovino - Joel Coen, USA, 2003


...da ridere XD

giovedì 15 marzo 2012

Noi sposi con sponsor su Donna Moderna

Donna Moderna ci ha dedicato sul suo sito un intero articolo. Per leggerlo cliccate su:

http://www.donnamoderna.com/matrimonio/Giada-e-Sergio-sposi-con-lo-sponsor



Ringraziamo la redazione, in particolare la dott.ssa Paola Toia.

Un fil rouge per ogni stagione

Avete pensato al fil rouge del vostro matrimonio? Ovviamente dipende dal periodo in cui vi sposate, in quanto ogni stagione ha il suo colore sul quale ispirare le decorazioni delle nozze.

Inverno: ispirazioni in bianco candido, rosso, argento o giallo oro.

Primavera: ispirazioni in verde inglese, verde acido, rosa, pink o lilla.

Estate: ispirazioni in blu, azzurro, indaco, verde acido, giallo limone o in colori ecru come la sabbia.

Autunno: ispirazioni in marrone, arancione e giallo caldo.



(fonte: SOS Matrimonio di S. Malcovati e C. Parrini)

lunedì 12 marzo 2012

Al via con le partecipazioni


Oggi sto imbustando le partecipazioni. A breve, tra domani e dopodomani le spediremo. Da galateo infatti le partecipazioni si spediscono due mesi prima del grande giorno. In Italia si usa ancora oggi consegnarle di persona ma il galateo ci viene in aiuto e ci dice di spedirle...e quindi tiriamo un sospiro di sollievo per i nostri piedini che dovranno rimanere in forma per il wedding date! Sulla busta, è assolutamente vietato far precedere i nomi dei destinatari da titoli professionali o onorifici (unica eccezione, i gradi dei militari di carriera). Inoltre dimenticatevi di scrivere nelle partecipazioni la sposa per prima e poi lo sposo!!! E' un grave errore anzi un ORRORE! ...e non fatevi forti del fatto che nelle partecipazioni che avete ricevuto in passato qualcuno ha scritto prima il nome della sposa! Per qualsiasi dubbio, impariamo a controllare su un manuale di galateo.

venerdì 9 marzo 2012

Come superare la tensione?

La tensione del giorno delle nozze sarà grande e non so come reagirò. Magari scoppierò in una grande risata come questa sposa americana che allo sbaglio dello sposo nel dire wafle (dolcetto) al posto di wife (moglie) è scoppiata a ridere e non l'ha finita più!!!

http://www.youtube.com/watch?v=RuCeVGeiX1s&feature=player_embedded

mercoledì 7 marzo 2012

Un sorriso da star


E oggi la sposa si è tolta l'apparecchio!!! dopo anni e anni di tortura ferragliosa riesce a vedere i suoi denti per intero che sono belli, dritti e bianchissimi! Un applauso al dentista che ha fatto il trattamento ortodontico e alla mamma che di base l'ha fatta comunque bene!!! E voi al vostro sorriso ci state pensando?
Eh sì mie care amiche sposine, dico a voi!!!! Ci guarderanno tutti, tutti ci vedranno sorridere a 80 denti in quel giorno emozionantissimo. Doneremo sempre un sorriso per non far notare la lacrimuccia che per la grande emozione si sporgerà dai nostri occhi e vorrà inondare le nostre guance color pesca! Ditemi, e voi come vi state curando questo attesissimo sorriso?

lunedì 5 marzo 2012

A' cunzata do' lettu

La cunzata do' lettu è un'usanza ancora oggi in voga in Sicilia che si fa una settimana prima del matrimonio. Due giovinette vergini di circa 12-13 anni, scelte dagli sposi, prepareranno il letto una da una parte e una dall'altra con lenzuola rigorosamente bianche e preziose, con pizzi ecc, che non possono essere toccate da donne già sposate e/o anziane. Così sotto l'occhio di mamma, suocera, zie ecc le due ragazze cunzano il letto che ospiterà gli sposi per la loro prima notte di nozze.
E' di rigore inoltre, preparare sul letto, sui comodini e quant'altro dei disegni fatti con i confetti, formando dei cuori o le iniziali degli sposi.
E' fondamentale e importante che nessuno dei due sposi entri nella stanza e veda il letto dopo che questo è stato preparato, perchè dovranno vederlo solo dopo le nozze.

Gli uomini sono invitati alla cunzata solo che non possono essere presenti in stanza, ma restano in soggiorno insieme agli sposi. Finita la preparazione, vi è un rinfresco offerto dalle famiglie degli sposi.


visita il sito: www.wewillsayidowithsponsor.com

sabato 3 marzo 2012

Accessori della sposa



Giorni fa delle amiche quì a Bolzano mi hanno fatto delle domande sul matrimonio: "dove lo fai?", "com'è il vestito?", "com'è la villa?" ecc. Mai mi sarei aspettata una domanda del genere: "e la giarrettiera la lancerai?". Domanda strana! Mai sentita una cosa del genere in Sicilia! La giarrettiera??? E se mai la indossassi, perchè dovrei lanciarla? Presto detto, ho fatto una bella ricerca su internet e ho scoperto che è davvero un'usanza del nord ma che pare stia scemando. A quanto pare però, se me l'hanno chiesto, a Bolzano ancora si usa!

Tutto si collega al fatto che come vuole la tradizione anglosassone, la sposa nel giorno del matrimonio dovrà indossare anche un accessorio di colore blu, il quale solitamente viene rappresentato dalla giarrettiera, che sta a simboleggiare la purezza della suddetta. Anche quì la scelta deve essere accurata, in quanto deve risultare invisibile agli occhi degli invitati sotto l'abito nuziale, quindi se il vestito sarà molto aderente, dovrà essere rigorosamente senza cuciture. Si indossa per lanciarla, ricordandoci il famoso lancio del bouquet. Praticamente è lo sposo che sfila la giarrettiera alla neo moglie e poi la lancia agli invitati maschi scapoli e chi la prende si sposerà entro l'anno. Ovviamente chi vuole rispettare il galateo, allora si dimentichi di fare il "lancio della giarrettiera", perchè è rigorosamente sconsigliato e fuori ogni bon ton. Ma chi ama divertirsi e scherzare giocando e osare un po', lo faccia comunque. La giarrettiera appartiene all’intimo sposalizio, per questo motivo dovrà essere accurato e coordinato al colore dell’abito e allo stile dello stesso. Nell’antichità, la giarrettiera era solamente un laccio che sosteneva le calze. Dopo molti anni, si incominciò ad impreziosire con nastri, pizzi, ecc. Nel XIX secolo, la moda impose di indossarne due per ogni gamba, una sopra il ginocchio e l’altra sotto, per tenere salda e ferma la calza. Dopo di che, entrando nell' uso comune, la giarrettiera è divenuto un indumento strettamente femminile, volto a reggere i collant, successivamente quasi del tutto sostituito dall’arrivo delle autoreggenti. Adesso che la giarrettiera è divenuto uno degli accessori indossati soprattutto dalle spose, l’usanza vuole che non sia acquistata personalmente dalla sposa, ma che sia una cosa regalata in quanto rientra nelle cinque cose che la sposa nel giorno delle nozze dovrebbe indossare: una cosa regalata, una di colore blu, una nuova, una vecchia/antica e una prestata. Quindi per tali motivazioni, la giarrettiera potrà essere regalata, magari da una testimone, e avrà, come solitamente succede, un nastrino o un fiocchetto di colore blu.


venerdì 2 marzo 2012

Nail Art (Decorazione Unghie) Sposa per Matrimonio

Le mani della sposa

Le mani della sposa sono anch'esse le protagoniste del nostro giorno più bello, saranno sotto gli occhi di tutti soprattutto al momento dello scambio degli anelli e al ricevimento dove i commensali vorranno vedere l'anello al dito. Quindi necessitano di una cura particolare. La French manicure, secondo me, è l'ideale ed è la scelta più semplice e raffinata. Ovviamente esistono estetiste che fanno la ricostruzione delle unghie se le vostre unghie non dovrebbero essere all'altezza.

So che i prezzi per la ricostruzione vanno dalle 50 alle 80 euro, mentre chi vuole le unghie con la French ed un tocco di decorazione può vedere il video che vi ho postato nell'altro intervento.

giovedì 1 marzo 2012

Giada & Sergio citati nella mappa degli Sposi con lo Sponsor


Io e Sergio siamo onoratissimi di essere entrati a far parte della lista delle 40 coppie in Italia che sono attualmente impegnate a cercare sponsor per finanziare il proprio matrimonio. Il sito che ci ha inserito nella sua "sponsored wedding hit parade" è nozzefurbe.com ideato da Sandra Mariani, che con le sue idee geniali e raffinate aiuta gli sposi ad ideare il loro giorno più bello facendo proprio "quadrare i conti".

Inserisci link
http://www.nozzefurbe.com/pagine-speciali/sposi-con-lo-sponsor/la-mappa-degli-sposi-con-lo-sponsor-in-italia.html

Il corredo: un'antica usanza siciliana



Il corredo è un'usanza che non è morta del tutto. Anche oggi se una ragazza si sta per sposare, la mamma e la nonna si affrettano ad aprire i vecchi bauli per donarle la biancheria e tutto il necessario che le servirà per la nuova casa e per la nuova famiglia che nasce.

Di seguito riportiamo un articolo di Angela Marino di socialsicilia.it dove ci spiega questa antica usanza.



"Come in un film, la parola corredo mi ha riportato indietro nel tempo, addirittura in un tempo che non mi era appartenuto, ma che avevo conosciuto attraverso i racconti e i discorsi ascoltati nella mia infanzia.

Il corredo nel mio paese e forse nella maggior parte degli altri paesi siciliani, era una cosa fondamentale per una ragazza: la gente era triste quando nasceva una figlia femmina perché pensava a quanto le sarebbero costati la dote ed il corredo.

Ricordo un’osservazione udita nella mia infanzia riguardo a qualche ragazza piuttosto povera: È sapurita, ma unn’avi li cosi di dintra = È carina ma non ha le cose di dentro. Il che non significava che la ragazza in oggetto avesse qualche problema agli organi vitali interni, ma semplicemente che non aveva il corredo.

Il corredo, specie per le ragazze che non continuavano gli studi dopo le elementari (la quasi totalità), era una cosa fondamentale: verso i 6/7 anni, se non prima, alle bambine veniva regalato un tulareddru = un piccolo telaio da ricamo, perché, giocando, imparassero a ricamare. Finita la scuola elementare, le mamme compravano alle loro ragazze stoffa (lino o tela candida di Monza) e materiale da ricamo e insegnavano loro a prepararsi un bel corredo: questo sarebbe stato il loro lmpegno principale fino a quando ( generalmente molto presto) non fosse arrivato un buon partito che le avesse portate all’altare.

Venivano ricamate e confezionate, lenzuola, servizi da tavola, asciugamani, biancheria personale, tende, copriletti, ecc. Le persone più abbienti approntavano un corredo da 12 (12 esemplari di ogni capo), gli altri si accontentavano di corredi da 6 o anche meno.

Appena terminati, i vari capi non venivano né lavati né stirati, ma erano conservati allo stato naturale in una cassapanca o in un baule che per anni sarebbe stato aperto solo per aggiungervi altra roba se la ragazza fosse rimasta zitella sarebbero rimasti lì per tutta la sua vita.

Quando invece si presentava il buon partito e c’era un fidanzamento ufficiale, la mamma ospitava a pranzo i consuoceri e, dopo il caffé, invitava le donne a dare un’occhiatina al corredo, chissà mancava qualcosa.

Così la cassapanca veniva aperta mettendo alla luce tutti quei tesori, ingialliti dal tempo, che venivano esaminati ad uno ad uno tra esclamazioni di meraviglia e di compiacimento.

Poche settimane prima delle nozze, c’era la cerimonia più importante: ‘la lavata’ del corredo. La padrona di casa approntava nel pianterreno (talvolta anche sulla strada, davanti alla porta , delle ‘pile’, tinozze di legno dotate di un asse scanalato per fare il bucato), invitava amici e parenti (soprattutto le ragazze), e tutti insieme procedevano a lavare il corredo.

Spesso le macchie gialle provocate dal tempo non andavano via al primo tentativo, allora i capi venivano candeggiati ‘a lu suli e a lu sirenu‘, cioé venivano stesi senza risciacquo su dei fili e lasciati per almeno 24 ore esposti all'azione del sole e dell’umidità notturna fino a che non diventavano candidi.

A questo punto venivano risciacquati e stesi su delle ‘cordine’ approntate sulla strada parallelamente al muro della casa o , se si avevano dei balconi , tra un balcone e l’altro attraverso la stradina.

Le lavandaie improvvisate lavoravano tutto il giorno e, al tramonto, vuotavano le pile sul selciato della strada creando un vero e proprio torrentello di acqua saponata al centro della strada, e si mettevano al fresco, davanti alla porta di casa.

Al rientro dal lavoro, gli uomini si sedevano anche loro davanti alla casa e suonavano la chitarra, la fisarmonica e il ‘ngangalarruni’= scacciapensieri, tutti ballavano e la padrona di casa offriva rosolio fatto in casa e ciciri e favi caliati = ceci e fave tostate.

Spesso in queste occasioni nascevano nuove simpatie e si buttavano le basi per futuri fidanzamenti. Più in là, nel dopoguerra, gli strumenti tradizionali vennero soppiantati dal radiogrammofono e I futuri sposi e i loro amici ballarono sulla musica martellante di Lilì Marlen e Angelina. La notte, le ragazze che abitavano lontano restavano a dormire nella casa della futura sposa , tutte insieme , su materassi buttati per terra e ovviamente passavano la notte a ridere, spettegolare e raccontare barzellette spesso ingenuamente osè, una specie di Pigiama Party d’altri tempi.

Quando finalmente il corredo era asciutto e stirato, la padrona di casa lo esponeva nella stanza pià rappresentativa della casa, tutti andavano ad ammirarlo e spesso approfittavano della visita per portare il regalo di nozze."


(fonte: www.socialsicilia.it, articolo di Angela Marino)